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Racconti


La 'ndrangheta spiegata ai nordisti



La 'ndrangheta e le sue gerarchie




Alcuni miei amici, dopo aver letto qualche mio resoconto sulla mia attività in Calabria, mi ha chiesto di tentare di spiegare loro che cos'è la mafia.
Ho detto loro quanto segue:
Intanto occorre essere precisi: i calabresi sono molto permalosi e ci tengono alle loro tradizioni. Qui non si parla di mafia ma di ‘ndrangheta (deriverebbe dal greco e significherebbe associazione di uomini di valore), e non si parla di cosche (qui i carciofi non esistono) ma di ‘ndrine (uomo diritto: fibbia) per identificare le famiglie di ‘ndrangheta.
Anche nella ndrangheta esistono i gradi. E mi rifaccio, oltre che all'esperienza personale, anche a quanto scritto da Corrado Alvaro e Saverio Strati.
1. Il primo gradino è quello di Giovane d'onore. Non è un vero e proprio grado. È una affiliazione per "diritto di sangue", un titolo che viene assegnato al momento della nascita e che tocca in pratica ai figli degli 'ndranghetisti come buon auspicio affinché in futuro possano diventare uomini d'onore;
2. Picciotto d'onore. È il primo vero gradino della "carriera" nella ‘ndrangheta. Si tratta di un gregario, esecutore di ordini, il quale deve cieca obbedienza agli altri gradi della cosca con l'unica speranza di ottenere benefici tangibili e immediati. I picciotti, in pratica, sono la fanteria, o meglio il corpo dei caporali delle cosche calabresi ;
3. Camorrista. È un affiliato già di una certa importanza ed è arrivato al grado dopo un "tirocinio" più o meno lungo. A lui sono affidate funzioni che il picciotto non può svolgere (può essere, per esempio, capo di una 'ndrina nelle piccole frazioni dei comuni). Nelle diverse zone di ndrangheta risultano distinzioni in questa stessa "qualifica" ;
4. Sgarrista o Camorrista di sgarro. Si tratta di un affiliato incaricato di riscuotere le tangenti;
5. Santista. È colui che ha ottenuto la "Santa", cioè un grado ancora più elevato per esclusivi meriti criminosi ;
6. Vangelo. Viene detto anche vangelista perché ha prestato giuramento di fedeltà all'organizzazione criminale mettendo una mano su una copia del Vangelo. Grado di altissimo livello, si ottiene "per più meritevole condotta delinquenziale".
7. Quintino. Grado apicale che uno 'ndranghetista può raggiungere. È attribuito a un ristretto numero di mafiosi che all'interno dell'organizzazione vanno così a costituire una oligarchia con diversi privilegi e altrettante responsabilità e che si riconoscono perché hanno un tatuaggio con la stella a cinque punte ;
8. Associazione. Rappresenta il più alto potere della ‘ndrangheta e viene esercitato in forma collegiale. Sarebbe, in sostanza, una sorta di consiglio di amministrazione di tutto il sistema criminale. A questo grado accedono i capi delle famiglie che per numero di affiliati, forza di fuoco, alleanze e protezioni anche politiche, sono in grado di condizionare sul piano pratico la vita della ‘ndrangheta non solo nella loro zona e nella provincia, ma ovunque l'organizzazione sia presente, quindi, anche all'estero.
Oltre a quanto sopra, vi è da precisare che nella ‘ndrangheta vi è una figura tipica: è quella della "sorella d'omertà" che è affidata ad una donna, la quale ha il compito di dare assistenza ai latitanti.


Per forza di cose ho dovuto fare un rapido riassunto. Ci sarebbe da dire che nella 'ndrangheta originaria era un'infamia tenere rapporti con le Autorità e le Forze di Polizia, ma dopo il blitz di fine anni 60 a Montalto presso il santuario della Madonna di Polsi, blitz con il quale le forze di Polizia misero fine all'annuale summit dei capi dei locali di'ndrangheta (qui per "locale" si intende la giurisdizione su cui i suddetti capi esercitano il loro potere), e soprattutto dopo l'omicidio di Zi Ntoni Macrì boss della Locride, è stata data la possibilità ad alcuni sgarristi di ricevere la "santa". Tale "grado" permetteva a chi lo deteneva di poter tenere contatti con i rappressentanti dello Stato se questo serviva a salvare o comunque favorire l'organizzazione. Poi, la 'ndrangheta ha conosciuto una straordinaria evoluzione. Ma sarebbe troppo lungo continuare.
Una cosa però ho sempre detto: da 20 anni a questa parte sembra che la lotta alla "mafia" la si faccia solo a Palermo, e mentre a Roma si discute di Cosa Nostra, la 'ndrangheta continua a crescere nell'ombra.

 

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